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lunedì 27 febbraio 2017

Let's talk about... #15 | And the Oscar goes to...



A N D  T H E  O S C A R  G O E S  TO...

Ho cercato di vedere tutta la diretta… Inutile dirvi che dopo la prima oretta sono crollata lentamente tra le braccia di Morfeo. Eppure, non potevo non commentare la magica serata di ieri sera.
Quindi… Iniziamo! 



Justin Timberlake apre la serata cantando Can’t stop the feeling, e mette d’accordo un po’ tutti: dalla sua fidanzata Jessica Biel sbrilluccicava tutta, a Viola Davis, Meryl Streep, Viggo Mortensen e quella fantastica carezza fatta sul viso di Ryan Gosling potevo morire.
Subito dopo entra il nostro presentatore: Jimmy Kimmel. Devo dire la verità: non è uno dei miei presentatori americani preferiti, eppure non mi è dispiaciuto più di tanto. Ovvie le frecciatine tirate al Presidente Donald Trump, ma erano già cominciate con i tweet di Kimmel, con il Presidente ovviamente taggato. Kimmel inizia con le solite battute fatte ai nominati di quest’anno, nulla di così pesante devo dire. Quello che mi ha fatta commuovere realmente è stata – però -, la standing ovation fatta a Meryl Streep, arrivata alla sua ventesima candidatura agli Oscar. 

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Non mi soffermerò su tutti i premi, ma su quelli più importanti, e soprattutto mi dilungherò ovviamente su i film che ho visto.
Il primo premio va all’attore non protagonista, e la statuetta se la porta a casa nientepopodimeno che: Mahershala Ali, con la sua performance in Moonlight. Chiedo venia, ma ancora non ho visto Moonlight, e conosco veramente poco e niente dell’attore. Ho provato una grandissima tenerezza però, soprattutto quando ha detto con la voce commossa che è diventato papà solo pochi giorni fa! Eh, lì sono andata in adorazione!

Speravo molto nella vincita di Fuocoammare, documentario che mi ha toccata particolarmente, ma niente. La statuetta per il miglior documentario se la porta a casa Edelman con O.J. Made in America devo assolutamente vederlo.
L’Oscar per il miglior trucco invece va proprio a noi, per Sucide Squad. Purtroppo non ho visto i ringraziamenti di Gregorini/Bertolazzi, ma stasera ho l’intenzione di recuperare tutto. Per i miglior costumi la statuetta se la aggiudicano Animali Fantastici e dove trovarli, e sì, sono pienamente d’accordo. Non sono impazzita per il film in sé e per sé, ma diavolo, che costumi! 

La La Land si porta a casa ben sei statuette: miglior canzone con City of Stars cityyyy of staaars are you shining just for meeeee che ascolto in loop da quando ho visto il film. Ed ovviamente alla miglior canzone si affianca la migliore colonna sonora, che mi ha accompagnata durante tutta la sessione d’esame invernale, magnifica. Ma che poi vogliamo parlare della coppia Stone/Gosling OMMMIODDIO. Si aggiungono anche la migliore scenografia e miglior fotografia, e sì, meritatissimi anche questi. 



Si arriva ai piani alti, con l’Oscar alla migliore attrice non protagonista: Viola Davis per Fances (Barriere). Ringrazio di aver recuperato Barriere proprio ieri pomeriggio, prima della diretta degli Oscar. La Davis è magnifica, mi è piaciuta particolarmente e devo dire che secondo me ha prevalso più il suo personaggio che quello di Denzel Washington.
Si ritorna poi a La La Land, con l’Oscar alla migliore attrice protagonista, cioè Emma Stone. Adoro la Stone, e questi ultimi anni di carriera sono stati fantastici secondo me. Con la sua comicità mischiata al sarcasmo interpreta ruoli che – secondo me -, solo a lei riuscirebbero così bene. L’emozione di Emma sul palco è stata di una dolcezza unica!
Casey Affleck si porta a casa la statuetta per il miglior attore protagonista, e devo dire che non me lo aspettavo. Manchester by the Sea mi è piaciuto molto, mi ha fatta piangere, e poi ridere, e poi piangere ancora. Eppure pensavo che potessero portarsela a casa Gosling o Washington. Bravo Affleck, hai superato le mie aspettative.


La miglior regia va a Damien Chazelle, per La La Land. Non ci credeva nemmeno lui, e devo dire che sono rimasta stupita anche io: non perché abbia vinto l’Oscar, ma perché ha diretto un film magnifico.



E sì, adesso arrivano le risate.
Mi sono addormentata verso le 3.30, ma caso vuole che i miei occhi decidano di aprirsi verso le 6 o su di lì, quando sul palco vedo l’intero cast/troupe di La La Land: Emma, Gosling, Chazelle, John Legend.
Oh Ta, il miglior film.
Due secondi dopo Kimmel dentro, e gira la ruota: sul palco a ringraziare c’è il cast/trupe di Moonlight.
Sinceramente sono rimasta abbastanza basita, ma non tanto perché abbia vinto Moonlight. Ripeto: purtroppo ancora non l’ho visto, e non posso esprimere un giudizio.
Ciò che mi ha lasciata a bocca aperta è stato l’errore. Quando mai, durante la notte più importante di Hollywood è successo qualcosa del genere?
Una svista? E’ stato fatto apposta?
Ho letto un po’ di pareri discordanti: Warren Beatty sale sul palco con la busta rossa, che però non contiene il nome del vincitore per miglior film, ma quello per la migliore attrice, che era stata appena proclamata: Emma Stone. Dopo lo stordimento di Beatty nel leggere – nella sua testa -, Emma Stone, passa la palla a Faye Dunaway, che leggendo Emma Stone, ovviamente collega La La Land.
Salgono tutti, felici e contenti. Parlano, ringraziano. Fra la felicità danno la busta giusta a Beatty, e il produttore di La La Land si avvicina al microfono, dicendo che il vincitore non è il loro film, ma Moonlight. Tra lo sconcerto degli attori di La La Land già sul palco, di quelli di Moonlight che saltano felici dalle poltrone rosse e dalla faccia che vi giuro, non riesco ancora a descrivere, del presentatore: Jimmy Kimmel.

Quindi, la soluzione al problema pare sia questa: la busta sbagliata consegnata a Beatty e Dunaway. Ho girato per internet e ho letto che questa gaffe avrà grandi ripercussioni su Jimmy Kimmel, ma staremo a vedere. 


Commenti a caldo? L’ho vissuta come una serata un po’ moscia, devo dirvi la verità. Sarà perché non ero in linea con tutti i film candidati ancora, o perché non avevo nessun attore da tifare al 100%, e molti film mi sono piaciuti più o meno nello stesso modo.
Ho messo a confronto la serata con quella dell’anno scorso, e sì, ho preferito di gran lunga quella del 2016, forse perché nelle vene scorreva l’adrenalina per Di Caprio lol


Le vostre opinioni, invece? 

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